Maranello 28 maggio 2025 – Si corre questo weekend il Gran Premio di Spagna, nona gara della stagione, nonché ultima della tripletta europea. La corsa iberica segna anche l’entrata in vigore di nuove regole sulla flessibilità delle ali, che da ora in poi dovranno superare dei test statici più severi.
Sorpassi merce rara. Il layout del tracciato – con curve da alta, media e bassa velocità e il lungo rettilineo d’arrivo – è un impegnativo banco di prova per le monoposto nonché una delle piste sulle quali i sorpassi sono più difficili. Data la vicinanza del mare, i cambi di direzione del vento sono un elemento con cui fare i conti perché possono avere un forte impatto sul bilanciamento delle vetture, che qui adottano una configurazione aerodinamica da medio-alto carico. Le zone DRS sono come sempre due: quella sul rettilineo principale, che porta alla prima esse, e quella dopo curva 9, sul rettilineo di ritorno che permette di tentare il sorpasso alla 10. Oltre ai due rettilinei, è possibile tentare un attacco anche in curva 5, preparando molto bene la manovra. Il tracciato negli ultimi anni ha subito diversi cambiamenti significativi: nel 2021, le curve 10 e 11 sono state rimodellate in un lungo tornante, che ha riportato il layout del circuito simile a quello originale del 1991, mentre nel 2023 la poco amata chicane finale – una spina nel fianco di piloti e vetture, che premiava le monoposto con maggiore trazione – è stata eliminata e la pista è ritornata alla sua configurazione iniziale, con due curvoni conclusivi molto veloci che lanciano a tutta velocità sul rettilineo di partenza.
Programma. Il programma prevede le prime due sessioni di prove libere venerdì alle ore 13.30 e 17 CEST, mentre al sabato le qualifiche andranno in scena alle 16, precedute dalla terza e ultima sessione di libere alle 12.30. Il Gran Premio di Spagna prenderà il via alle 15 di domenica. Da percorrere ci sono 66 giri del circuito da 4.657 metri, pari a 307,236 chilometri.
Fred Vasseur – Team Principal
Il Gran Premio di Spagna segna l’inizio del secondo terzo di stagione e quello di Barcellona è un circuito ben noto a team e piloti. Siamo reduci da due gare positive e a Monaco abbiamo fatto dei passi avanti anche in qualifica. L’obiettivo per il weekend è continuare su questa strada. A Barcellona debutteranno anche test statici più severi sulla flessibilità delle ali anteriori e anche quello sarà un aspetto del quale tener conto.
Ferrari stats
GP Disputati: 1106
Stagioni in F1: 76
Debutto: Monaco 1950 (A: Ascari 2°; R. Sommer 4°; L. Villoresi rit.)
Vittorie: 248 (22,42%)
Pole Position: 253 (22,87%)
Giri più veloci: 263 (23,78%)
Podi: 831 (25,04%)
Ferrari stats GP di Spagna
GP Disputati: 54
Debutto: 1951 (J.F. Gonzalez 2°; A. Ascari 4°; P. Taruffi ret.; L. Villoresi rit.)
Vittorie: 12 (22,22%)
Pole Position: 14 (25,92%)
Giri più veloci: 12 (22,22%)
Podi: 38 (23,45%)
Tre domande a…
Marc Gené
Ferrari Ambassador
1. Puoi parlarci delle caratteristiche di questa pista?
Il Circuit de Barcelona-Catalunya è una pista molto amata dai piloti, soprattutto con il nuovo layout, che lo ha reso sempre più interessante. Penso a curva 10, che adesso si affronta con una traiettoria molto veloce ed è addirittura un punto di sorpasso, o alla parte finale, tornata al layout originale del 1991. Adesso per i piloti è un circuito divertente e anche molto sfidante, soprattutto con le monoposto attuali.
Da un punto di vista tecnico, resta una pista molto importante sia su un piano aerodinamico che meccanico. Chiede molto alle gomme ma anche al motore perché il rettilineo è lungo e viene percorso tutto in piena potenza. Ciascuna componente della vettura è molto sollecitata, quindi ogni reparto avrà il suo bel da fare! Anche per questo negli anni qui si sono organizzati i test ed è frequente portare in questa gara dei pacchetti di sviluppo.
2. Cosa pensi dell’attuale momento della Formula 1, sia a livello tecnologico che di spettacolo?
La Formula 1 è in ottima forma. Da un punto di vista tecnologico, si toccano livelli davvero molto alti. Le power unit sono estremamente evolute, sofisticate e raggiungono un’efficienza davvero elevatissima. Qualche anno fa sembrava impossibile che un motore da 1.6 litri potesse riuscisse ad avere 1000 cavalli, quindi il lavoro di ricerca che la Formula 1 è stata in grado di mettere in campo è davvero molto importante. Lo stesso si può dire parlando del telaio, con dei fondi che riescono a generare tantissimo carico aerodinamico. I piloti dicono che è un’esperienza di guida davvero unica. Le monoposto sono ormai molto grandi e anche molto pesanti, quindi sono curioso di vedere cosa succederà l’anno prossimo con il nuovo regolamento tecnico, quando misure e peso inizieranno a diminuire.
Anche per quanto riguarda lo spettacolo, è un momento d’oro per la Formula 1, che ha avuto la buona intuizione di aprirsi a mondi e linguaggi nuovi, riscontrando un grande successo in tutto il mondo. La popolarità è alle stelle, con Gran Premi sold out e tanti giovani appassionati, che creano una bellissima energia.
3. Sei legato a Ferrari da oltre due decenni. Come ci si sente a rappresentare Ferrari in giro per il mondo?
Non c’è un giorno in cui non mi senta un uomo molto fortunato ad avere il privilegio di lavorare con la Ferrari, per tanti motivi. Per la storia e per il sogno creato da Enzo Ferrari, che ancora non si è esaurito. Per i successi del team, il più vincente nella storia. Per l’orgoglio di fare parte di questa incredibile squadra, che l’arrivo di Lewis ha dimostrato una volta di più essere il sogno per ogni pilota. E poi per la passione che le nostre persone mettono ogni giorno nel proprio lavoro. Questa passione viene ripagata quotidianamente dai tifosi, che sono sempre presenti a supportarci ovunque andiamo, e che voglio davvero ringraziare perché rendono ancora più unica la Ferrari.
Profilo
Marc Gené
Nato il: 29/03/1974
A: Sabadell (Spain)
Gran Premio di Spagna: numeri e curiosità
0.5. I punti conquistati finora in Formula 1 da una pilota donna. A riuscire nell’impresa fu l’italiana Maria Grazia “Lella” Lombardi” nel Gran Premio di Spagna del 1975, al volante di una March a motore Ford con la quale transitò al sesto posto sul traguardo ma non sotto alla bandiera a scacchi. La corsa venne infatti sospesa con bandiera rossa e non riprese dopo l’incidente che vide coinvolto il leader della corsa, il tedesco Rolf Stommelen, nel quale persero la vita uno spettatore, Andres Ruiz Villanova, i giornalisti Mario de Roia e Antonio Font Bayarri e il commissario antincendio, Joakuin Morera. Oggi le donne che cercano di farsi strada nel motorsport sono molte, tra cui le giovani allieve della Scuderia Ferrari Driver Academy Maya Weug e Aurelia Nobels, entrambe impegnate nella serie F1 Academy.
8. Le vittorie della Scuderia Ferrari al Circuit de Barcelona-Catalunya, più di qualunque altra squadra. Su questa pista il team vanta anche il record di podi, con 25, quello di punti (431) e quello dei giri al comando (603)
28. La percentuale di ingressi della Safety Car nelle gare disputate al Circuit de Barcelona-Catalunya. La prima venne mandata in pista nell’edizione 2003, quando Kimi Räikkönen con la McLaren non riuscì a evitare la Jaguar di Antonio Pizzonia, rimasta ferma sulla griglia di partenza. Nel 2008 e nel 2018 la vettura di sicurezza è dovuta entrare ben due volte, mentre l’ultima neutralizzazione risale alla stagione 2021, quando Yuki Tsunoda rimase fermo a bordo pista per un guasto alla sua monopost.
35. Le edizioni del Gran Premio di Spagna disputate al Circuit de Barcelona-Catalunya, inclusa quella che andrà in scena domenica. Solo otto tracciati hanno ospitato più gare: Monza – con il record di 74 –, Monaco, Silverstone, Spa-Francorchamps, Interlagos, Nürburgring, Hungaroring e Hockenheim.
1901. L’anno in cui aprì a Barcellona il parco divertimenti Tibidabo, uno dei più antichi d’Europa e del mondo – con grande anticipo rispetto ad attrazioni come Disneyland. Il parco disponeva già di attrazioni meccaniche che lasciavano senza fiato i visitatori dell’epoca tra cui la prima montagna russa di Spagna, e conserva tutt’oggi attrazioni classiche che sono ancora in funzione, come l’Aereo del Tibidabo (del 1928), un simulatore di volo che permette di “volare” sopra la città senza staccarsi da terra. Si tratta di una delle prime attrazioni di aviazione al mondo ed è progettata in scala reale di un aereo dell’epoca. Le montagne russe più belle nella zona di Barcellona si trovano però al Ferrari Land di PortAventura. Il Red Force ha una salita in verticale di 112 metri e raggiunge i 180 km/h di velocità.
28 maggio 2025