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Un progetto destinato a realizzare una Hypercar per le competizioni nel FIA WEC e una vettura, la 499P, che ha permesso a diversi gruppi di lavoro Ferrari di collaborare, mettendo a punto una vettura nella quale le esigenze tecniche e stilistiche potessero trovare la migliore sintesi, definendo così un paradigma che avrebbe poi rappresentato lo spunto per le collezioni di moda del Cavallino Rampante.

Stile e tecnica s’intrecciano nel progetto della Hypercar Ferrari come spiegano Stefano Carmassi, Endurance Race Cars Program and Technical Manager, Flavio Manzoni, Chief Design Officer, Carlo Palazzani, Head of Vehicle Rear Engine Exterior Design, Francesco Russo, Advanced Lead Designer, Silvia Cavallaro, Head of Color & Trim, Rocco Iannone, Lifestyle Creative Director.

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Tecnica. La Ferrari 499P è nata per gareggiare nel FIA WEC, rispettando il regolamento tecnico-sportivo della top class Hypercar. Dal foglio bianco al debutto in pista, lo sviluppo della vettura ha attraversato “tre fasi principali – spiega Stefano Carmassi, Endurance Race Cars Program and Technical Manager –. Una di esplorazione, una di convergenza tra le opportunità di stile e tecnica con le prestazioni attese in gara, e una di finalizzazione, quando le risultanze della pista e delle verifiche omologative hanno prodotto il risultato finale, la vettura che avrebbe partecipato alla 24 Ore di Le Mans”.

Collaborazione. La sinergia tra le esperienze di diversi enti dell’Azienda ha permesso di raggiungere l’obiettivo desiderato. “Per prima cosa abbiamo dovuto capire i confini del progetto, senza dimenticare tutta l’esperienza che avevamo maturato con le vetture di gamma – analizza Carlo Palazzani, Head of Vehicle Rear Engine Exterior Design–. In quanto designer moderni, la nostra forza deriva da una serie di software che ci permettono di dialogare, in modo fluido ed efficace, con il reparto d’ingegneria. Il risultato? Una forte definizione estetico-funzionale delle volumetrie generali della 499P la quale, anche grazie alla vittoria di Le Mans, contribuisce a renderla un’icona del nostro tempo”.

Stile. “La sfida che ci siamo posti – raccontaFlavio Manzoni, Chief Design Officer – è stata quella di attribuire a questa vettura un design immediatamente riconoscibile: volevamo che la 499P fosse la Hypercar più bella della griglia di partenza”. Un obiettivo per il quale l’esperienza acquisita in passato è stata trasferita, con elementi di novità, in un progetto inedito. “In precedenza, su vetture pensate per la pista come la FXX K e la relativa versione Evo, avevamo fatto degli esperimenti cercando di capire il livello di sinergia che si può creare tra designer e ingegneri – prosegue Manzoni –. Questo però è stato un progetto diverso, ancora più sfidante, perché la 499P è stata pensata per essere un’auto vincente”.

Il punto di partenza nel lavoro del Centro Stile Ferrari è stata la “versione tecnica, il ‘best of art’ dal punto di vista tecnico e aerodinamico, un progetto che era pura funzionalità, prestazione, rispetto delle regole d’omologazione – entra nel dettaglio Flavio Manzoni –. Abbiamo quindi lavorato per dare alle 499P quel tocco che la rende immediatamente riconoscibile come una Ferrari”.

La forte sinergia tra aree tecnica e stilistica ha permesso di mettere a frutto un percorso ben definito. “È stata molto bella l’interazione con il responsabile del progetto 499P, Antonello Coletta (Global Head of Endurance and Corse Clienti, Ndr– dice Manzoni –, e molto interessante è stato il progetto creativo e di sviluppo che abbiamo potuto mettere in campo con la squadra di Ferdinando Cannizzo (Head of Endurance Race Cars, Ndr) con un livello d’intesa elevatissimo”.

Linea del tempo. Nella Hypercar sono evidenti i rimandi alla tradizione stilistica di Ferrari. “Il concetto di design puntava a sintetizzare tecnica e funzione, utilizzando forme e geometrie semplici, creando una contrapposizione armoniosa tra due diversi linguaggi formali che ritroviamo nel Dna Ferrari – spiega Francesco Russo, Advanced Lead Designer –. Da un lato forme fluide e volumi plastici, dall’altro superfici più piatte e linee molto tese. Un esempio del primo linguaggio si ritrova nelle vetture degli anni Sessanta, pensiamo alla 250 GTO, mentre il secondo ha caratterizzato gli anni Settanta. Nella 499P quest’ultimo linguaggio si ritrova nella parte posteriore, che termina con una ‘lama’ luminosa tesa, minimalista e iconica”.

Trae ispirazione dagli anni Settanta la livrea della 499P che rende omaggio alla Ferrari 312 PB, l’ultima vettura a gareggiare nella top class dell’endurance prima del ritorno dalla stagione in corso. “La livrea di quello sport prototipo è stata reintepretata per sposare al meglio le linee della 499P, enfatizzandone le forme seducenti, e conferendo al contempo dinamismo alla vettura – dettaglia Silvia Cavallaro, Head of Color & Trim –. Per la stagione 2023 abbiamo studiato un nuovo colore che abbiamo chiamato ‘Rosso Le Mans’. Lo stesso tono, quest’anno, è stato utilizzato anche per la monoposto di Formula 1, in questo caso in finitura opaca. Sulla Hypercar, invece, è stata adottata una finitura lucida per garantire la migliore resa in circuito anche durante le fasi notturne delle corse endurance. Questo particolare rosso è stato abbinato al ‘Giallo Modena’”.

Collezione. In pista durante gli eventi del Mondiale endurance la Hypercar è accompagnata dalla squadra che indossa una divisa inedita che, come accade per gli spazi Ferrari – dai garage all’hospitality – richiama da vicino la vettura, creando un linguaggio comune. “Tutto è nato da una conversazione tra me e Antonello Coletta nella quale abbiamo condiviso gli obiettivi di questa collaborazione – racconta Rocco Iannone, Ferrari Lifestyle Creative Director–. La livrea della 499P, caratterizzata da un segno grafico molto deciso e forte, è stata la fonte d’ispirazione per disegnare le divise. Dall’elemento grafico e dalla combinazione cromatica della livrea, caratterizzata da un rosso particolare, molto moderno, e dal giallo, ha preso avvio il progetto nel quale i team coinvolti hanno collaborato in maniera molto stretta”.

La sintesi tra creatività e funzionalità tecnica si ritrova nelle divise dei piloti e dell’intero team Ferrari – AF Corse. “Per costruire le uniformi abbiamo collaborato con 8six400, che ci ha aiutati offrendo la propria esperienza tecnica, lavorando con materiali e tessuti il cui livello di sostenibilità fosse certificato. È stato molto interessante, inoltre, dialogare con i piloti della Hypercar, dai quali abbiamo ricevuto vari feedback e richieste in seguito alle prove che hanno effettuato”. “Cogliere l’entusiasmo e il piacere nell’indossare questi capi – conclude Iannone – è la più grande soddisfazione per chi li ha creati”.