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  • Si conclude oggi la fase di test di uno pneumatico completamente nuovo, sviluppato in collaborazione con Pirelli 
  • Ferrari con l’occasione ha deliberato ufficialmente gli pneumatici aftermarket già offerti da Pirelli per F40 e F50 
  • Ferrari continua lo sviluppo di uno pneumatico Pirelli per la GTO con l’obiettivo di offrire prodotti con mescole all’avanguardia per tutte le sue supercar 
Maranello, 08 maggio 2024 – Si è conclusa oggi a Fiorano la fase di test del nuovo pneumatico Pirelli P Zero Corsa System, dedicato alla Enzo Ferrari. Per la supercar del Cavallino Rampante è stato realizzato un prodotto nuovo che, pur rimanendo fedele nell’aspetto all’originale, utilizza materiali, mescole e tecnologie moderne al fine di ottenere performance e livelli di sicurezza paragonabili a quelli di uno pneumatico moderno. 

Il P Zero Corsa System è disponibile nelle misure originali 245/35 R19 (anteriore) e 345/35 R19 (posteriore) e presenta nel battistrada due disegni differenti, rispettivamente direzionale e asimmetrico, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’aquaplaning. 

Ferrari ha inoltre rilasciato l’approvazione ufficiale per l’utilizzo degli pneumatici P Zero e P Zero Corsa System della gamma Collezione già offerti da Pirelli come prodotti aftermarket per la F40 e la F50. La F40 è stata la prima supercar Ferrari ad essere equipaggiata con il nuovo pneumatico Pirelli P Zero al momento del lancio nel 1987, Pirelli ha ora introdotto una versione aggiornata nelle misure originali 245/40 R17 (anteriore) e 335/35 R17 (posteriore), modificata per abbinare il lettering originale sul fianco. 

Gli pneumatici P Zero Corsa System della gamma Collezione per la Ferrari F50 del 1995, nelle misure 245/35 R18 (anteriore) e 335/30 R18 (posteriore), sono stati inoltre sviluppati a Fiorano per garantire il rispetto delle prestazioni originali in termini di guidabilità e piacere di guida.  

Attualmente è in fase di sviluppo lo pneumatico che equipaggerà la GTO del 1984, alla quale Ferrari dedicherà un Legacy Tour dall’1 al 4 ottobre con un percorso che porterà le vetture dalle Dolomiti a Maranello. Il prodotto che Pirelli ha preparato per la GTO è il Cinturato P7 sviluppato grazie all’esperienza maturata nel Campionato del Mondo Rally dal 1974 e poi lanciato sulle vetture di serie nel 1976. Il P7, primo pneumatico moderno a presentare un rapporto d’aspetto ridotto per migliorare la maneggevolezza, sarà disponibile nelle misure originali (225/50 R16 anteriore e 265/50 R16 posteriore) e presenta ancora una volta un look d’epoca combinato con materiali e tecnologie costruttive moderne. 

Con l’approvazione ufficiale degli pneumatici per queste quattro leggendarie supercar Ferrari dimostra ancora una volta il suo impegno nel fornire ai clienti di importanti modelli storici del Cavallino Rampante la possibilità di utilizzare le auto in tutta sicurezza su strade pubbliche. 

 

 

FERRARI GTO 

La Ferrari GTO venne presentata al Salone dell’automobile di Ginevra nel 1984. La potenza del motore V8 sovralimentato, le linee muscolose scolpite da Pininfarina e la scocca in materiale composito incontrarono da subito il favore del pubblico. La GTO è stata la prima auto stradale della Casa di Maranello a montare il motore V8 in posizione longitudinale. Il propulsore è anche il primo a essere dotato di due turbocompressori. La cilindrata di 2,8 litri abbinata al numero dei cilindri le è valsa la denominazione non ufficiale di “288”, mentre il nome è un riferimento alla leggendaria 250 GTO dei primi anni Sessanta. Inizialmente, si puntava a produrne 200 esemplari volti a ottenere l’omologazione per le competizioni rallistiche dell’allora “Gruppo B”; il regolamento sportivo del campionato subì poi notevoli variazioni e la Ferrari decise di non prendervi parte. La GTO resterà per sempre nella storia come la capostipite del segmento delle supercar Ferrari che ha accolto negli anni F40, F50, Enzo Ferrari e LaFerrari, e fu apprezzata a tal punto che a fine produzione si contarono 272 unità consegnate. 

FERRARI F40 

La Ferrari F40 fu presentata nel luglio del 1987 per celebrare i 40 anni del Cavallino Rampante. La vettura raccolse il testimone dalla GTO, della quale ereditava la filosofia di esclusività e prestazioni senza compromessi, doti che l’hanno resa un’icona tra le supercar di Maranello. Il motore era montato in posizione centrale-longitudinale come sulla GTO, ma la cilindrata di 2,9 litri, il maggiore rapporto di compressione e la pressione di sovralimentazione aumentata portarono il valore della potenza a 478 cavalli. Le linee tese, la grande ala fissa posteriore, l’impiego di materiali compositi per contenere il peso e la possibilità di poter scegliere in opzione un cambio sportivo ad innesti frontali non sincronizzato resero la F40 un’autentica vettura da pista prestata alla strada. A fine produzione si contarono 1311 esemplari costruiti, ai quali si aggiungono la F40 LM e F40 GT-E, vetture destinate esclusivamente alle competizioni. Un successo senza tempo per la F40: l’ultima delle Ferrari a potersi fregiare dell’approvazione diretta del fondatore Enzo Ferrari. 

FERRARI F50 

La F50, presentata al Salone di Ginevra del 1995 in occasione del cinquantenario della Casa di Maranello, incarna l’anima della Ferrari più estrema degli anni Novanta. Fu la prima supercar del Cavallino Rampante a montare un motore V12 aspirato, mutuato direttamente dalla Formula 1, in posizione centrale-longitudinale. Il propulsore, con cinque valvole per cilindro e funzioni portanti, rappresenta assieme al telaio monoscocca realizzato in materiali compositi, al largo impiego dell’aerodinamica e allo schema di sospensioni con ammortizzatori montati orizzontalmente l’apice dello scambio di tecnologia con la massima serie delle competizioni per l’epoca. Era dotata di un tettuccio asportabile che avvicinava l’esperienza di guida a quella delle vetture da corsa, peculiarità messa in risalto anche dall’assenza dell’ABS e della servoassistenza. Ne furono prodotti 349 esemplari, solo “uno in meno della richiesta di mercato prevista”. 

ENZO FERRARI 

La Enzo Ferrari, prodotta dal 2002 al 2004, è la quarta supercar del Cavallino Rampante. Riprende e rafforza il concetto di scambio tecnologico con la Formula 1 già introdotto sulla F50. Il sostanzioso lavoro in galleria del vento fu mirato alla ricerca delle massime prestazioni con l’obiettivo di sviluppare una vettura senza compromessi. Il frontale è fortemente ispirato a quello della monoposto impiegata nella F1 dell’epoca, mentre la grande ala, elemento caratterizzante di F40 ed F50, viene sostituita sulla Enzo Ferrari da appendici aerodinamiche che garantivano il carico grazie all’effetto suolo generato da fondo vettura e fiancata, quest’ultima scolpita in funzione anche del raffreddamento del motore. L’iconico 12 cilindri aspirato della casa di Maranello eroga in questa versione 660 cavalli a 7.800 giri/min e la curva di coppia, molta della quale disponibile già ai bassi regimi, lo rende elastico e reattivo. Il cambio, disponibile solo in versione F1 con comandi al volante, ottimizza i tempi di cambiata per la massima sportività di utilizzo; l’impianto frenante mutua per la prima volta dalla massima serie delle competizioni i dischi carboceramici. A fine produzione si contarono 399 esemplari, a garanzia dell’esclusività e dell’eccellenza del prodotto.