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Maranello, 18 ottobre 2023 – La Formula 1 e la Scuderia Ferrari attraversano l’Atlantico per la terza volta in questa stagione. Inizia infatti la tripletta americana, che nel breve volgere di tre settimane porterà il Mondiale negli Stati Uniti, in Messico e in Brasile. Si parte da Austin, in Texas, al Circuit of the Americas, con uno dei Gran Premi che può vantare numeri record di pubblico sugli spalti ad ogni sua nuova edizione.

La pista. Il Circuit of the Americas, anche detto COTA, misura 5.513 metri e propone un mix di curve ad alta, media e bassa velocità, due zone DRS e molti saliscendi con rilevanti differenze altimetriche tra i diversi punti, a cominciare dalla vertiginosa salita che porta alla curva 1. Lì, ad attendere i piloti c’è un insidioso tornantino, sede di diversi contatti soprattutto al via, seguito da una serie di curve ad alta velocità che ricordano in parte quelle del primo settore della pista di Suzuka, in Giappone. I sorpassi sono effettuabili, oltre che sul rettilineo principale, alle curve 12 e 13, mentre l’ultima parte propone cambi di direzione da bassa velocità che risultano impegnativi soprattutto per la gestione degli pneumatici. La configurazione aerodinamica che si adotta è a medio-alto carico.

Sprint. Il programma della tappa del COTA quest’anno sarà un po’ più ricco di azione del solito grazie al formato Sprint, che torna per la seconda gara consecutiva dopo il Qatar. I piloti avranno quindi a disposizione una sola sessione di prove libere per familiarizzare con il tracciato prima di ritrovarsi in qualifica per la gara di domenica. Sabato sarà interamente dedicato alla Sprint, con lo Shootout all’ora di pranzo e la corsa – 19 i giri in programma – nel tardo pomeriggio, mezzanotte in Italia. Il Gran Premio di domenica invece scatterà alle 14 locali, le 21 CET.

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Programma

 

Venerdì
Ore 12.30 (19.30 CET) prove libere
Ore 16 (23 CET) qualifiche

Sabato
Ore 12.30 (19.30 CET) Sprint Shootout
Ore 17 (24 CET) Sprint

Domenica
Ore 14 (21 CET) Gara

 

Frédéric Vasseur Team Principal
Ci attende una tripletta di Gran Premi molto impegnativa. Saranno cinque gare in tre settimane considerando anche le Sprint. Squadra e piloti sono dunque chiamati a mantenere altissimo il livello di concentrazione per massimizzare le opportunità che si presenteranno.
Veniamo da una corsa nella quale abbiamo pagato a caro prezzo un problema di affidabilità sulla SF-23 di Carlos e abbiamo lavorato per fare in modo che situazioni simili non ci impediscano più di schierare al via entrambe le vetture.
Dobbiamo tornare al livello abbiamo dimostrato a Singapore e in Giappone, perché solo così possiamo ottimizzare la performance del nostro pacchetto e mettere Charles e Carlos in condizione di dare il massimo.

 

Ferrari Stats

GP disputati 1069
Stagioni in F1 74
Debutto Monaco 1950 (A. Ascari 2°; R. Sommer 4°; L. Villoresi rit.)
Vittorie 243 (22,73%)
Pole position 246 (23,01%)
Giri più veloci 259 (24,23%)
Podi totali 803 (25,04%)

 

Ferrari Stats Gran Premi disputati negli Stati Uniti

  

GP disputati 61
Debutto 500 Miglia di Indianapolis 1952 (A. Ascari rit.)
Vittorie 13 (21,31%)
Pole position 16 (26,23%)
Giri più veloci 16 (26,23%)
Podi totali 41 (22,40%)

 

Tre domande a…

TITO AMATO, VEHICLE PERFORMANCE INNOVATION

 

1. Quali sono le caratteristiche del circuito di Austin?
Il tracciato è caratterizzato da curve comprese in tutto il range di velocità, da quelle lente percorse tra i 70 e gli 80 km/h a quelle veloci, dove si raggiungono i 270 km/h. Ci sono solo due rettilinei – entrambi zona DRS – e quello principale è particolarmente corto, intorno ai 500 m. Questi elementi indirizzano su una scelta di configurazione aero di medio-alta downforce. Piloti e ingegneri saranno chiamati a trovare il giusto compromesso di bilanciamento tra la sequenza di curve ad alta velocità nel primo settore e quella più lenta nell’ultimo settore. In particolare, sarà importante massimizzare la trazione nelle curve a bassa e media velocità e garantire sufficiente stabilità in quelle più rapide.

2. Come inciderà il formato Sprint, con una sola sessione di libere sul menu di lavoro del weekend?
Un’unica ora di prove libere valorizza particolarmente il lavoro fatto a casa in preparazione all’evento perché in pista non ci sarà tempo per grossi cambiamenti di set-up. Il focus principale durante le FP1 sarà sul comportamento delle gomme, in particolare Medium e Soft, per poter pianificare al meglio il loro utilizzo durante il weekend, in particolare nella Sprint Race al sabato e nella gara di domenica.

3. Parliamo un po’ di te: quale è stato il tuo percorso e qual è l’aspetto che ti affascina di più del tuo lavoro nella Scuderia Ferrari?
Sono approdato nel gruppo di Vehicle Performance come specialista di Dinamica del Veicolo e piano piano ho iniziato ad occuparmi di innovazione, dapprima in termini di concept, cioè quei componenti innovativi che aumentano la prestazione della vettura, e poi anche in termini di metodologia ad ampio spettro: dall’analisi dati alle simulazioni. Nel mio lavoro ho modo di esprimere la mia creatività, la voglia di imparare e fare sempre cose nuove, di avere uno sguardo rivolto al futuro ed a quello che oggi sembra impossibile da realizzare. 

Profilo
Tito Amato
Nazionalità: italiana
Nato il: 3/4/77
A: Siderno (Reggio Calabria) 

 

 

Gran Premio degli Stati Uniti: numeri e curiosità 

 

1,5. I milioni di pipistrelli di razza messicana dalla coda libera che vivono sotto il ponte dell’Ann W. Richards Congress Avenue ad Austin. Questo è il motivo per cui Austin è talvolta chiamata anche Bat City.

9. Gli anni di indipendenza del Texas, dal 17 marzo 1836, quando si staccò del Messico del quale faceva parte in seguito alla Rivoluzione texana, fino all’annessione agli Stati Uniti d’America datata 29 dicembre 1845. La repubblica poteva vantare una superficie maggiore rispetto a quella attuale e includeva territori ora compresi negli stati di Nuovo Messico, Oklahoma, Kansas, Colorado e Wyoming. Il territorio del Texas allora superava il milione di chilometri quadrati, aveva una popolazione di 70.000 abitanti e una sua moneta, il dollaro texano. Detto “The Lone Star State”, il Texas ha ancora oggi la sua bandiera, con una stella insieme ai colori bianco, rosso e blu.

34. Lo storico numero del pilota texano di motociclismo Kevin Schwantz, nativo di Houston, protagonista nella fase di disegno del circuito insieme al promoter Tavo Hellmund e al designer tedesco Hermann Tilke. Kevin ha corso nella massima categoria del Motomondiale, al tempo chiamata 500 per la cilindrata delle moto due tempi che vi partecipavano, dal 1986 al 1995 vincendo il titolo nel 1993, con la Suzuki, e un totale di 25 Gran Premi.

132. I tornado che mediamente ogni anno colpiscono il Texas, di gran lunga più che qualsiasi altro stato della federazione.

1883. L’anno del primo rodeo professionistico, dichiarato sport nazionale del Texas. Ebbe luogo il 4 luglio a Pecos, nello Stato della stella solitaria. Fu il primo rodeo ad assegnare premi ai concorrenti. Le sue origini risalgono a pochi anni dopo la scoperta dell’America, quando gli spagnoli diffusero il cavallo e i vaqueros divennero bravi a catturare le mucche con il lazo senza procurare loro alcun dolore.