Home » VIDEO Anticipazioni MenuDeiMotori numero 28: il decimo anniversario del Polo Storico Lamborghini
In occasione del decimo anniversario del Polo Storico Lamborghini di Sant’Agata Bolognese (2015-2025), oltre a tutta una serie di anniversari ed analoghi articoli storici, di cui leggete a parte (sotto), in pubblicazione sul prossimo numero 28 dell’Annuario MenuDeiMotori, anche questa intervista del Direttore Fabrizio Ferrari al Dr. Alessandro Farmeschi, Direttore dello stesso Polo Storico Lamborghini.
La storia che garantisce la genesi e vigila sul DNA di uno dei brand più iconici nel mondo delle supercars
Di Fabrizio Ferrari
Dieci anni di Polo Storico Lamborghini! In occasione di questo primo importante anniversario, ho quindi deciso di recarmi a Sant’Agata Bolognese, per immergermi in questa realtà e fare così il punto della situazione, insieme ai vari responsabili e soprattutto, rivolgendo alcune domande al Direttore dello stesso Polo Storico, il Dr. Alessandro Farmeschi.
Concordato dunque l’appuntamento, dopo aver parcheggiato l’auto all’interno dell’azienda, mi ritrovo ancora una volta alla reception, insieme al mio operatore foto/video, per i pass.
Da qui un addetto dell’ufficio stampa e PR, ci viene a prendere per accompagnarci nella sede dell’Archivio Storico Lamborghini, da cui tutto il lavoro dello stesso Polo Storico dipende.
Un breve tragitto a piedi per passare dalla reception allo stabile creato a suo tempo per il Centro Stile Lamborghini. Immediatamente all’ingresso, in una saletta in bella vista subito uno splendido esemplare di Temerario, in un particolare verde quasi luminescente. La sede dell’Archivio Storico Lamborghini è al piano terra, praticamente sotto al Design Center: un connubio perfetto tra storia e tradizione con futuro ed innovazione!
UNA GRANDE TRADIZIONE, MA COSTANTEMENTE VOLTA ALL’INNOVAZIONE ED ALL’”EFFETTO WOW”
Sí! Perché il vero DNA della Lamborghini è proprio questo: una grande tradizione storica, sempre volta al futuro, all’innovazione e, come mi ricorda lo stesso Farmeschi, portatrice ogni volta dell’”unexpected” o, se vogliamo, dell’”effetto WOW”.
E non è dunque un caso che da ormai oltre 10 anni, un ristretto team è dedicato espressamente alla cura, alla catalogazione, ma soprattutto alla ricerca di materiale documentale di qualsiasi genere: immagini, disegni, dati, schede tecniche, corrispondenza con dealers e clienti, dati di produzione, schede di omologazione, schede di produzione, schede di assistenza e tutto quanto può essere utile per identificare e quindi gestire correttamente qualsiasi auto prodotta dall’azienda; soprattutto nei suoi primi anni di vita, fondamentali per creare la storia ed in particolare la leggenda Lamborghini. Quindi, dopo anni di cambi di gestione improvvisi, cessioni e difficoltà di ogni genere, dal 1998 la Lamborghini, grazie alla gestione Audi, è via via divenuta una realtà sempre più solida ed organizzata, oltre che di grande successo commerciale. Non a caso, se prima di Audi, erano state prodotte in tutto approssimativamente 10.000 auto in circa 35 anni di attività (dal 1963 al 1998), oggi la Lamborghini, pur restando un costruttore di alta gamma e per genetica anche di nicchia, 10.000 auto le produce in poco più di un anno!
INSIEME AL POLO STORICO, PRENDE VITA ANCHE L’ARCHIVIO STORICO
Ecco dunque che, una decina di anni orsono, dopo lunghi ripensamenti, si prese la decisione di organizzare ufficialmente il Polo Storico Lamborghini, ovvero il centro di restauro e soprattutto per la certificazione delle auto storiche della Casa del Toro.
Chiaro che per poter operare correttamente e prendere le migliori decisioni possibili in questo senso, non era possibile prescindere dal patrimonio dello stesso Archivio Storico Lamborghini, che comunque già da qualche tempo si stava organizzando ma che, in quel momento necessitava anch’esso di avere una sua sede fisica ufficiale e definitiva, dove poter, non solo stivare tutto il materiale originale, in gran parte cartaceo, ma pure l’organizzazione che lo segue attivamente, con varie attività, tra cui la più importante è senz’altro quella di catalogazione e digitalizzazione di tutti quanti i dati e le informazioni, siano essi foto, disegni o documenti di vario genere, senza scordare nemmeno le mazzette originali dei colori e comunque qualsiasi informazione relativa alla produzione ed anche alla successiva vita delle auto Lamborghini.
Nell’ampia sala d’ingresso della sede dell’Archivio Storico (tutto intorno sono gli uffici dei vari responsabili ed addetti), oltre ad un grande schermo, salta all’occhio una gigantografia della Countach LP500 gialla, il primo concept di Bertone; mentre al centro della sala un grande tavolo, dove mi viene srotolato uno dei documenti storici originali, sicuramente tra i più preziosi di tutto l’archivio: si tratta di un disegno in scala 1:1, che rappresenta lo schema di abitabilità della prima Lamborghini 350 GT con i quattro posti (2+2), modello che evolveva lo schema della primissima 350 GT di produzione che, in pratica era invece una 3 posti (2+1), con un unico posto centrale posteriore, dove il passeggero può stendere in parte le gambe nello spazio tra i due sedili anteriori. Incredibile! Per un appassionato e soprattutto per un car designer come è il caso di chi scrive, davvero una bellissima sorpresa, ma soprattutto un documento di grande valore ed interesse storico!
Ma in mezzo a tutto questo “ben di Dio” il tempo passa molto rapidamente ed è già il momento di incontrarsi con il Direttore del Polo Storico, Dr. Alessandro Farmeschi, un incontro virtuale, in video chiamata, perché il Polo Storico al momento non è visitabile, soprattutto per ragioni di privacy delle auto dei clienti in fase di certificazione o restauro.
Quindi, abbiamo iniziato la breve discussione/intervista con un primo veloce scambio di opinioni, in quanto chi scrive ha inteso esprimere un suo parere, non solo come grande appassionato e conoscitore di una parte di questa storia, avendola a suo tempo in parte anche vissuta come collaboratore esterno (soprattutto negli anni 90), sia in veste di giornalista, sia principalmente come car designer. (continua)
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