Three generations of De Tomaso “mid-engine”

Praticamente le tre principali generazioni di sportive della storia De Tomaso, con il motore posteriore centrale plurifrazionato.
Infatti, se si esclude la Vallelunga (1964), prima GT stradale del costruttore di origine argentina, derivata direttamente da una barchetta sport da corsa, che adotta anch’essa la soluzionbe del motore posteriore centrale, ma si tratta di un 4 cilindrio di 1.5 litri, possiamo ben affermafe che la prima “supercar” a motore centrale della Casa Modenese è la Mangusta (1966), con il grosso V8 Ford, posizionato dietro ai due sedili, quasi al centro dell’auto. Così come poi anche tutte le varie versioni della successiva Pantera, a partire dalla Pantera L del 1970.
Leggermente diverso il discorso per l’ultima Guarà (1993), nata con un otto cilindri di derivazione BMW, per poi tornare anch’essa ancora ad una più moderna generazione di Ford, sempre a otto cilindri, per quanto riguarda gli ultimi esemplari della comunque limitata serie di Guarà costruite.