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Modena, May 16-19, 1996: The official presentation of De Tomaso Biguà

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La De Tomaso Biguà è una delle De Tomaso più atipiche e in un certo senso “misteriose” della storia del costruttore di origini argentine, naturalizzato a Modena.

Infatti, la Biguà è parte di un periodo storico della De Tomaso Modena, controverso e difficile.

Tutto era iniziato con il terribile ictus che aveva colpito Alejandro de Tomaso alla fine del 1993 e che lo aveva di fatto portato ad un passo dalla morte. Tutto ciò aveva accelerato un processo di sgravio di responsabilità e poteri, che lo stesso Alejandro aveva già avviato alcuni anni prima, con la progressiva vendita di azioni della Maserati al Gruppo FIAT, che in quel 1993, ne divenne poi l’unica proprietaria (della Maserati).

Ad Alejandro De Tomaso rimase solo la sua azienda, De Tomaso Automobili a Modena.

Purtroppo, da anni la produzione della De Tomaso languiva, con la sola vendita delle più recenti versioni della Pantera: un modello di grande successo in passato, ma ormai troppo vecchio per poter reggere il peso di una concorrenza sempre più agguerrita.

Tutto questo perchè De Tomaso nell’ultima decade aveva sempre riversato le sue migliori energie ed idee, nello sforzo di tenere alto il blasone ed il successo della Maserati, trascurando di fatto la De Tomaso stessa.

In realtà, un nuovo modello De Tomaso stava nascendo in gran segreto, ed era derivato da una sport creata originariamente per la Casa del Tridente, la Maserati Barchetta (1992). Si tratta della De Tomaso Guarà (1993), che nasceva sullo stesso telaio monotrave della Maserati Barchetta.

Purtroppo però all’epoca anche l’ufficio tecnico e le maestranze della De Tomaso erano di fatto insufficienti, per poter garantire l’adeguato sviluppo e la messa in produzione della Guarà, in quanto sino al 1993, De Tomaso aveva potuto usufruire pure dell’ufficio tecnico Maserati e delle sue maestranze, all’occorrenza.

E questa fu una delle principali ragioni per cui la Guarà restò sempre un modello di nicchia, molto artigianale, che non poteva certo garantire il futuro dell’azienda stessa.

Ecco perchè Aleìjandro, poco dopo, rimessosi in parte, si tuffò subito nel progetto di una nuova De Tomaso, ma in questo caso un modello con potenzialità diverse, certamente a più larga diffusiuone.

La De Tomaso Bigìuà (1996), disegnata dal famoso designer Marcello Gandini, è infatti una coupè trasformabile in targa o spider, grazie ad un ingegnoso tetto apribile, sempre a due posti come la Guarà, ma con telaio monoscocca e motore V8 di derivazione Ford nel vano anteriore. Certo una vettura più fruibile dalla clientela, ma soprattutto più facilmente omologabile in tutto il mondo e soprattutto industrializzabile per una certa produzione, date le caratteristiche di progetto, meno “racing” della Guarà.

Putroppo, sempre a causa delle limitate possibilità dell’azienda ed anche in parte delle condizioni di salute difficili dello stesso Alejandro De Tomaso, dopo la presentazione in azienda a Modena, nel 1996, (presentazione che potete vedere in questa video gallery grazie al contributo del Prof. Fabrizio Ferrari), anche il progetto Biguà non ebbe mai un adeguato sviluppo industriale.

Infatti, ben presto De Tomaso cedette l’intero progetto ed i diritti di produzione al suo importatore USA Bruce Qvale, il quale organizzò una nuova azienda a Modena, la Qvale Automobili, stabilendone all’epoca il quartier generale negli stabilimenti della ex Maserati Corse e rìbattezzando la vettura di produzione Qvale Mangusta (1999).

Ma anche questa si è poi rivelata una breve avventura, in quanto i costi di produzione, ed una concortrenza internazionale sempre più agguerrita, a fronte di un progetto che stava velocemente invecchiando, non permisero mai alla Mangusta, ex Biguà della De Tomaso, di spiccare veramente il volo.

VEDI ANCHE:

VIDEO Collection – De Tomaso Biguà (1996) – Qvale Mangusta (1999)

VIDEO – De Tomaso Mangusta-Pantera-Guarà

60th Anniversary De Tomaso (1959-2019) video