La Ferrari 360 Modena è uno dei capisaldi dell’ormai lunga storia delle V8 a motore centrale della Casa del Cavallino Rampante.
Presentata al Salone di Ginevra del 1999, è la prima Rossa di grande produzione con il telaio interamente in alluminio e con un nuovo concetto generale di berlinetta a motore centrale, che ha poi fatto scuola, sino all’ultima V8 Tribute del 2019, con la quale si è chiusa la lunga generazione delle berlinette a motore contrale a otto cilindri.
Infatti, la 360 Modena, che succede alla F355 del 1994, a sua volta derivata direttamente dalla 348 (1989), non solo è la prima berlinetta sportiva a due posti di grande produzione, ad adottare una struttura completamente in alluminio, per la quale la Ferrari fece un accordo in esclusiva con l’ALCOA, per la produzione dei telai, ma è anche la prima ad offrire un abitacolo ed una seduta ben più verticale, per aumentare non solo il comfort di bordo e lo spazio in abitacolo, ma anche le stesse manovre di entrata ed uscita dall’auto, nonchè la stessa visibilità generale del driver. Tutto ciò è stato otteniìuto con un generale aumento della misura dell’altezza del tetto dell’auto da terra, la quale ha comportato una diversa ed innovativa gestioni dei volumi, nonchè dello stesso design (vedi prototipo Toni Auto GT – 1992), non solo per non compromettere lo stile, ma anche per non peggioirare l’aerodinamica, considerato il generale aumento dei volumi e quindi della sezione principale del veicolo.
Infine, piuttosto interessante è anche la dispozione dei radiatori dell’acqua, ai due lati del muso, quindi sdoppiati, non solo per favorire la distribuzione dei pesi, ma anche per ottenere un design molto più pulito ed un’aerodinamica molto più efficace nelle fiancate.