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Nei primi anni 70, quando la Maserati era parte della Citroen, l’Ing. Giulio Alfieri, progettò un nuovo motore 6 cilindri che, oltre ad essere impiegato sulla grossa coupè SM della Citroen, generò anche un nuovo modello Maserati: la Merak.

La Merak è una sportiva 2+2 con il sei cilindri montato in posizione posteriore/centrale. La carrozzeria ed il telaio sono in buona parte derivati dalla più potente Bora, soprattutto per quanto riguarda la parte anteriore e l’abitacolo. Mentre posteriormente, l’adozione del più compatto V6, in luogo del grosso V8 della Bora, non solo ne cambia la struttura estetica (principalmente il cofano piatto, al posto del voluminoso cofano vetrato della Bora), ma soprattutto lascia posto per due strapuntini di fortuna alle spalle dei due posti anteriori.

La Merak 2000 GT nasce in un secondo momento, quando già la Maserati era passata dalla Citroen a De Tomaso ed è un modello dedicato al mercato italiano, per sfuggire alla tassazione pesante che era stata imposta sulle auto con motore superiore ai 2 litri. In pratica, il V6 viene ridotto dai 3 litri d’origine ai fatidici 2 litri.

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