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Azienda Bolognese fondata da alcuni industriali che si avvalevano di buona parte dei fuoriusciti dalla Ferrari, all’indomani della storica “diaspora” di fine 1961, voluta da Enzo ferrari. Tra i “transfughi” il Direttore Tecnico, Ing. Carlo Chiti (poi per molti anni Direttore dell’AutoDelta, il famoso reparto sportivo “racing” Alfa Romeo), fautore della prima Ferrari di F.1 a motore posteriore (la “Sharknoise” del 1961) e del suo pilota Phil Hill, campione del mondo di F.1 con la stessa Ferrari “Sharknoise” (1961) appunto, oltre ad altre figure di spicco come l’Ing. Giotto Bizzarrini.

Oltre ad una F.1 per partecipare ai mondiali 1962-63, fu progettata e messa in produzione anche una GT stradale, l’ATS 2500 GT, la prima a motore posteriore/centrale della storia. Purtroppo l’avventura durò solo una manciata di anni e poi l’ATS di Sasso Marconi (BO), divenne una semplice fonderia, mentre la casa automobilistica cessò del tutto la sua esistenza.

Recentemente, dal 2011 circa, il Marchio è stato acquistata da alcuni imprenditori, che hanno cercato di far rivivere l’azienda che fu.

PER SAPERNE DI PIU’ (leggi la storia)

OPPURE LEGGI L’AN NUARIO NUMERO 7 (2002), OVE E’ PUBBLICATA L’INTERA STORIA DELLA BERLINETTA STRADALE ATS 2500 GT (1963), LA PRIMA IN ASSOLUTO A MOTORE POSTERIORE CENTRALE:

MenuDeiMotori History – Il numero 7 (2002)

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Dopo oltre 50 anni è tornata l’ATS con una nuova GT

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VIDEO Collection – ATS 2500 GT (1963)